Days Gone per PS4, una bella sorpresa

Devo dire che non sono un grande appassionato di videogiochi sugli zombi. Certo, ho giocato quasi tutti i Resident Evil che ci sono in circolazione e ho anche giocato a Dead Rising 2, Dead Island Riptide e The Last of Us (se si vogliono considerare zombi), senza contare titoli PC come Killing Floor e Left 4 Dead 2; però non acquisterei mai un titolo solo perché ci sono gli zombi, se non con qualche caratteristica in termini di gameplay che lo renda appetibile.
Screenshot di Days Gone per PS4
Parto, inoltre, prevenuto dicendo che per me il binomio zombi e open world non si sposa bene, oppure non è sfruttato a dovere in alcuni titoli. Ecco, potrei chiudere un occhio su Dead Island che aveva un suo perché, almeno mi veniva voglia di giocarlo, nonostante il rischio di poter diventare alla lunga noioso.
Basta invece prendere come esempio il mio articolo intitolato Metal Gear Survive, zombi e poi?, in cui demolisco il titolo Konami dal punto di vista del gameplay, dato che l'open world creato per gli zombi risulta spoglio, specie di zombi, che invece dovrebbero infestare la mappa, giustificando così la coop a 4 giocatori. È ancora presto per parlare, ma se il gameplay doveva convincermi dall'inizio, non ci è riuscito.

Tutto ciò per dire che a volte ci sono delle eccezioni alla regola. In questo caso l'eccezione è Days Gone, in esclusiva per PS4. Attualmente sono un filo più interessato alle esclusive che girano per PS4 - dato che è questione di mesi prima che compri PlayStation 4 Slim - però, come detto, siccome l'argomento trattato erano gli zombi, l'ho subito scartato, senza approfondire il gioco.


In ritardo sui tempi (direi), qualche giorno fa ho visto la demo di Days Gone dell'E3 2016, rimanendo piacevolmente sorpreso. Almeno dalla demo, sembra che il gioco alterni fasi di esplorazione, a frenetiche fughe da frotte di zombi; immagine che mi ricorda molto il film World War Z. 
Supponendo che un survival game preveda delle risorse limitate, in Days Gone non sarà possibile far fronte a tutti i nemici e l'ambiente circostante fornirà delle valide soluzioni per rallentare o uccidere la massa di non morti. Per il resto, c'è sempre la fuga. Nella demo sembra che il protagonista abbia vagonate di munizioni, ma non mi meraviglierei se il tutto non fosse a puro scopo illustrativo delle meccaniche di gioco. Sembra inoltre che ci siano diverse situazioni scriptate dietro, che - come nella vecchia demo mostrata di The Last of Us - migliorano l'impatto del gioco, ma che alla fine vengono eliminate dal prodotto finale, per varie ragioni... Vedremo.

Insomma, prima di gridare al miracolo bisognerebbe capire qualcosa in più di Days Gone, però le premesse per un ottimo open world incentrato sugli zombi ci sono, che forse è anche tecnicamente superiore alla controparte State of Decay 2, anche se ancora non mostrato in gioco. 
Direi una buona partenza su next-gen per Bend Studio, sviluppatori dello storico Syphon Filter per PS1 e dei suoi seguiti, nonché di Uncharted: L'abisso d'oro per PS Vita.

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